giovedì 26 luglio 2012

6 milioni di euro per "pescare" le cellule tumorali circolanti


Trovo nelle news del sito dello IOV il seguente comunicato stampa a cura del Servizio Comunicazione e Marketing (Telefono-049.8215775): Trattamento "personalizzato" per tutti i malati di cancro - Sei milioni di euro per la nuova tecnica “ctctrap”.
Nei pazienti oncologici, il tasso di mortalità è generalmente associato alla metastasi. La possibilità di “pescare” le Cellule Tumorali Circolanti (CTC) nel sangue periferico è di importanza cruciale per svelare i meccanismi che conducono alla metastasi. In futuro sarà possibile sottoporre ad esami diagnostici per le CTC tutti i pazienti oncologici, utilizzando una nuova tecnologia altamente avanzata, che è stata battezzata “CTCtrap” ovvero, "trappola" per le CTC.
L’Unione Europea ha concesso un finanziamento di 6 milioni di euro al team internazionale che lavorerà alla sua realizzazione sotto la guida del Prof. Leon Terstappen (*) dell’Università di Twente (NL). L’Istituto Oncologico Veneto ricopre il ruolo primario di responsabile di tutte le attività di validazione clinica della nuova tecnologia, ed è la Dr.ssa Rita Zamarchi (**), ideatrice dell’idea progettuale, che coordinerà questo lavoro per i prossimi quattro anni, cogliendo così anche l’occasione di sviluppare ed ampliare il già esistente laboratorio CTC dello IOV. Secondo la Dr.ssa Zamarchi “Questa nuova tecnologia promette di portare un cambiamento radicale nel trattamento dei pazienti oncologici”.
Il professor Terstappen, che è l’iniziatore e il leader di questo progetto, ha precedentemente sviluppato una tecnica per l’estrazione delle CTCs da 7,5 ml di sangue periferico. I diversi tipi di cellule tumorali rivelati da questo test, vengono poi contati e analizzati.
Questo test non è utilizzabile nella popolazione sana, ma è di cruciale importanza per monitorare il decorso della malattia nei pazienti oncologici, sopratutto perché le informazioni che fornisce possono essere usate per fornire terapie "personalizzate" per il singolo paziente.
Il test, già disponibile, non può comunque essere utile a tutti i pazienti oncologici: le CTC sono infatti presenti nel sangue periferico solo in concentrazioni molto basse e possono essere, di norma, trovate solo in una metà dei pazienti con malattia in stadio avanzato.
Leon Terstappen ha commentato “Vogliamo saperne di più di quella singola cellula che lasciata indietro, all’improvviso diventa attiva molti anni dopo che il tumore iniziale è stato trattato. Per fare questo, abbiamo bisogno di esaminare l’intero volume di sangue del paziente, ed è qui che entra in campo la CTCtrap. Il vantaggio è che questa tecnica può essere utile anche ai pazienti nelle fasi iniziali della malattia neoplastica”.
Il team è composto da un consorzio di undici partner tra piccole e medie imprese, università e centri di ricerca dell’Olanda, Inghilterra, Francia, Estonia e Germania, Ungheria e Italia. La data ufficiale di inizio del progetto è il 1° settembre 2012. I primi due anni saranno dedicati allo sviluppo di un prototipo. Questa fase iniziale sarà svolta da quattro aziende e dall’Università di Twente. I successivi due anni, che concluderanno il progetto, saranno dedicati agli studi clinici condotti in pazienti affetti da neoplasia al seno e della prostata.
Il CTCtrap
Oltre alla chemioterapia, con sempre maggiore frequenza vengono somministrati ai pazienti oncologici i cosiddetti medicinali “target” (ndr: bersaglio, leggi qui), sempre più specifici e personalizzati. Dopo un certo periodo di tempo si può purtroppo verificare una resistenza al farmaco.
In questi casi, per determinare un nuovo percorso di trattamento, è necessario analizzare nuovamente il tumore. Questo spesso prevede una biopsia nel corso della quale viene prelevato un campione di tessuto.
Con la nuova tecnica CTCtrap (l’acronimo sta per “Circulating Tumour Cells TheRapeutic APheresis”) tutto il sangue del paziente (approssimativamente 5.5 litri) viene passato attraverso uno speciale filtro, capace di trattenere le cellule tumorali presenti in circolo. Al termine della procedura il paziente riceverà una trasfusione del proprio sangue (aferesi) adeguatamente trattato.
Si stanno sviluppando tecniche per contare queste cellule e identificare le metodiche più idonee per trattarle, approccio che renderebbe il trattamento più personalizzato e più veloce, favorendo al tempo stesso un miglioramento in efficienza del sistema sanitario e in prospettiva un abbattimento dei costi.
Il Prof. Terstappen ha inoltre spiegato che “il nostro approccio iniziale è stato quello di ridurre al minimo la quantità di sangue necessaria ad ottenere le valutazioni corrette. Sono giunto ora alla conclusione che dovremmo analizzare più sangue, non meno”.

(*)Leon Terstappen - Il Prof. Leon W.M.M. Terstappen ha due dottorati di ricerca sia in Medicina che in Scienze. Ha ottenuto il PhD nel 1988 all’University of Twente (Olanda). Dal 1987 al 1994, ha lavorato alla ricerca sulle cellule staminali alla Becton, Dickinson and Company, in California. Dal 1994 al 2008 è stato impiegato come Direttore Scientifico della Immunicon Inc. negli Stati Uniti; durante questo periodo è stato responsabile per lo sviluppo della tecnologia CellSearch, che è stata premiata dal prestigioso premio Galien nel 2009. Dal 2007, il Prof. Terstappen collabora con l’Università di Twente al MIRA Institute for Biomedical Engineering and Technical Medicine.

(**) Rita Zamarchi - Laureata nel 1986 presso l'Universita' di Padova, Facolta' di Medicina e Chirurgia con punti 110/110 e lode e specializzata in Oncologia presso la stessa Università con punti 70/70 e lode.
Dal 01/03/2006 è Dirigente Medico RE presso il Servizio di Immunologia e Diagnostica Molecolare Oncologica dello I.O.V. - IRCCS., occupandosi della determinazione delle cellule tumorali circolanti (CTCs) nei tumori solidi mediante piattaforma CellSearch. Ha provveduto alla validazione della piattaforma installata presso il Servizio, per l'utilizzo nel monitoraggio del carcinoma mammario metastatico, e per attività di ricerca.
E' autrice di 131 lavori scientifici, così suddivisi: 55 lavori in extenso (50 lavori pubblicati su riviste internazionali quotate in ISI, 4 lavori pubblicati su riviste non quotate in ISI, 1 capitolo di trattato) e 76 comunicazioni a Congressi (32 a Congressi Internazionali, 44 a Congressi Nazionali).

Nessun commento:

Posta un commento