venerdì 26 luglio 2013

Il mio ADK è HER2 positivo? No!!



Dal sito dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) copio e incollo la descrizione del tumore allo stomaco con HER2 positivo. Si legga anche la comunicazione scientifica dal titolo: Il cancro gastrico e anti HER2; a cura del prof. Fabio Farinati (Dipartimento di Scienze Chirurgiche Oncologiche e Gastroenterologiche Università degli Studi di Padova) e Gemma Maddalo (I.O.V. Istituto Oncologico Veneto I.R.C.C.S.). Si veda anche l'articolo su National Cancer Institute dal titolo: Targeted Therapies for Breast Cancer Tutorial  (Terapie mirate per il cancro al seno). Nell'esame istologico del mio ADK non è stato accertato, bisognava chiederlo, se il tumore è HER2 positivo. Sembra che si possa ancora verificarlo, a distanza di quasi tre anni dall'intervento, esaminando il mio stomaco che mi dicono venga conservato in formalina per 10 anni.
Il tumore dello stomaco HER2 positivo

Il recettore per il fattore di crescita epidermico umano 2 (HER2, abbreviazione dell’inglese Human Epidermal growth factor Receptor 2) è una proteina situata sulla superficie delle cellule; quando è presente in quantità superiori alla norma si dice che il tumore è HER2 positivo. Questo avviene nel 16% circa dei casi. È utile sapere se il carcinoma gastrico è HER2 positivo, perché può essere trattato con una molecola biologica specifica, il trastuzumab, che va a colpire proprio questo “bersaglio”. In questo modo, si arresta o si rallenta la replicazione delle cellule tumorali senza intaccare quelle sane (come invece accade con la chemioterapia tradizionale) e si riducono inoltre gli effetti collaterali. Un ampio studio internazionale, denominato ToGA, ha evidenziato un prolungamento della sopravvivenza rispetto alla sola chemioterapia, con l’aggiunta di un anticorpo, il trastuzumab, nelle persone affette da tumore metastatico dello stomaco HER2 positivo. In base a questi risultati, trastuzumab è diventato, dal febbraio 2010, la prima targeted therapy approvata dall’EMA (European Medicines Agency), in combinazione con la chemioterapia, per i pazienti con tumore gastrico metastatico HER2 positivo. Già ampiamente utilizzato nel tumore della mammella, il trastuzumab è oggi disponibile anche in Italia per quello dello stomaco. Sono disponibili principalmente due tecniche per sapere se il tumore è HER2 positivo: l’immunoistochimica (IHC), per misurare la quantità della proteina HER2 presente nel campione tumorale e i cosiddetti metodi di ibridazione in situ (FISH, CISH, SISH), per misurare la quantità del gene HER2 nelle cellule tumorali. Entrambi i test possono essere eseguiti nei principali centri oncologici.
Altri farmaci biologici “intelligenti”, con risultati promettenti in fase sperimentale, sono in corso di valutazione. L’obiettivo è mettere a punto terapie sempre più attive e meno traumatiche per l’organismo del paziente, grazie all’individuazione di nuovi bersagli cellulari o di modalità per bloccare ancora più efficacemente quelli già codificati.

1 commento:

  1. http://timenn.altervista.org/28 luglio 2013 alle ore 15:15

    Giovanni, che rabbia constatare la leggerezza con cui, da pazienti, si viene trattati. Neppure io, se non da te e qualcun altro del gruppo, ho saputo esistesse questa possibilità!!!!! Claudia

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