mercoledì 26 giugno 2013

Progressione di malattia



Tre Cime di Lavaredo in estate
Ho fatto di recente una TAC con contrasto. La conclusione del medico che l'ha refertata è stata: progressione di malattia. Augh...augh!! Perchè gli indiani dicevano augh? Scopritelo! Ieri ho fatto anche gli esami del sangue, oggi trovo on line l'esito. Tutto ok, tranne una quisquilia: i marcatori di malattia continuano a salire. Augh...augh!! Ho inserito, per rendere meno tragico il post, una foto delle amate Tre Cime di Lavaredo in estate, viste da un prato pieno di fiori. La natura a volte può fare miracoli!! Trovo nel forum alfemminile.com questo post di Martina dal titolo: Vi chiedo aiuto per un melanoma. A Martina rispondono in tanti ma mi ha colpito per la sua tragicità, per i costi sostenuti e per i tempi, la risposta di Ellis. Non esprimo giudizi etici, ma  tra i diritti dei pazienti e i doveri dei medici descritti da Veronesi, che ho elencato in un post precedente, spesso c'è di mezzo il mare. Forse anch'io sono in una simile situazione? Ai posteri l'ardua sentenza!!
Ciao a tutte, leggo sempre il forum e ora, purtroppo, ho bisogno del vostro aiuto. A mia sorella è stato asportato, per pura fortuna, un secondo melanoma e siamo in attesa dell'intervento di allargamento. Non avendo più alcuna fiducia nei medici che l'hanno in cura qui a Roma, che si sono rivelati davvero superficiali nella diagnosi, vi chiedo se conoscete in qualsiasi città d'Italia strutture adeguate e medici cui rivolgerci per svolgere i controlli previsti dal protocollo e l'esame periodico approfondito dei numerosissimi nei che lei ha. Confido nelle Vostre testimonianze preziose e rimango in attesa del vostro aiuto. Grazie. Marty. scritto il 9/08/10 alle 21:56
Ecco la risposta di Ellis…leggete anche le altre risposte, ce ne sono di più incoraggianti.

Ciao Martina voglio raccontarti la mia storia, non per scoraggiarti, ma perché tu possa essere attenta a tutto quello che accadrà da settembre in poi.
Mia mamma si è ammalata di melanoma ad un occhio 5 anni fa è stata operata in Svizzera e pensavamo di essercela cavata. Ma purtroppo il melanoma è un tumore maligno che manda metastasi (di solito nell'arco di 2 anni). Quello di mia mamma forse non era molto aggressivo e ce ne sono voluti 5 perché  le venisse diagnosticata una metastasi di 8 cm al fegato. Alla Maugeri di Pavia ci hanno consigliato di non toccarla di lasciarla vivere tranquilla per gli ultimi mesi che le sarebbero rimasti (6 mesi, piu o meno sono state le parole) e di farle qualche ciclo di chemioterapia che non sarebbe servita a niente ma che psicologicamente le avrebbe fatto credere che si stesse curando. Questo perchè se la metastasi era arrivata al fegato certamente ne aveva altre in giro in organi vitali. Ma ci si puo' rassegnare ad una simile diagnosi??? Noi purtroppo non l'abbiamo fatto e siamo andati da colui che altri oncologi definiscono il più intraprendente nella cura dei melanomi il primario del reparto melanomi e sarcomi dell'I.E.O.  dott. Testori. La visita e' durata 10 minuti scarsi senza mia madre all'oscuro di tutto. Dopo aver visto la TAC fatta in un altro istituto si è pronunciato: "In questo caso interveniamo chirurgicamente asportiamo la massa creiamo un vaccino con la massa asportata che mettiamo in circolo nel sangue e che vada a contrastare tutto quello che puo' esserci in giro. Ma deve essere fatto velocemente perche' il melanoma viaggia veloce . Avete l'assicurazione?????" NOOO ma non importa perché  ci ha dato una speranza e non possiamo aspettare i tempi del servizio nazionale ci vuole troppo e quindi ci consiglia di farci fare un preventivo per fare l'intervento in tempi ristretti. Il preventivo è stato di 46.000 euro ma fossero stati anche il doppio avremmo trovato quei soldi perche' mia mamma aveva una speranza di vivere ancora un paio d'anni.
Abbiamo accettato. Il mercoledì pomeriggio veniamo contattati dalla segretaria che mi avverte che la sala operatoria è libera per il lunedì  successivo e che per fare l'intervento servivano tac di fegato, cervello e polmoni, all'ieo non hanno tempo di farli neanche privatamente. Dobbiamo arrangiarci. Ho chiamato le strutture di mezza Lombardia ma nessuno riusciva in cosi poco tempo a fare gli esami a mia mamma. Poi ho chiamato il primario di radiologia di Voghera Dott Abelli che si èmesso una mano sul cuore. Il venerdì mia mamma aveva tutte le Tac. Il giorno del ricovero (domenica) la camera non era disponibile perchè pare che all'ieo, grande struttura all'avanguardia, le comunicazioni tra gli uffici dei medici ed i reparti siano problematiche. Comunque abbiamo saputo quel giorno che il vaccino non l'avrebbero fatto lì ma in una struttura di Forlì e che la massa avremmo dovuto portarla giù noi oppure con 500,00 euro la portava l'ambulanza. Il giorno dell'intervento mia mamma è entrata in sala operatoria alle 8.00 il dott. Testori è entrato alle 10,00 dopo 5 minuti è uscito dicendoci: "Mi dispiace l'abbiamo aperta ma abbiamo trovato metastasi in tutto l'addome.(bella scoperta ha un melanoma) comunque abbiamo asportato un pezzo di massa per il vaccino. Abbiamo portato la massa a Forlì dove dopo un mese siamo andati a colloquio dal dott. Ridolfi  che ci ha informati che per il vaccino ci vogliono pazienti con piccole metastasi senza problemi cardiaci e che avessero già fatto i cicli di chemioterapia senza risultati (l'ultima spiaggia). Mia mamma non rientrava in questa casistica. Ha anche sottolineato che ha già avvisato diverse volte l'ieo di non mandare giù pazienti convinti di fare un vaccino salvavita che poi immancabilmente rimangono delusi. A quel punto i soldi sono stati incassati e noi siamo stati abbandonati dall'ieo.  Il dott. Testori è diventato irreperibile (la segretaria e' molto brava ed efficiente in questo) . Mi sono presentata una mattina davanti allo studio del dott. Testori l'ho aspettato fino all'una. Quando è arrivato mi ha detto di far fare la chemio a mia mamma, ha contattato un'amica dottoressa alla Maugeri e siamo rientrati in cura li (forse la chemio all'ieo non rende abbastanza). Alla Maugeri hanno detto che era prevedibile che ci fossero metastasi nell'addome bastava fare una laparoscopia e si sarebbe evitato l'intervento. (Certo ma una laparoscopia non costa 46:000 euro).Come ultima cosa ho chiesto per iscritto che la cartella clinica venisse inviata a me e non a mia mamma che era all'oscuro della diagnosi. Visto l'organizzazione esemplare dell'ieo la cartella è stata spedita a mia madre che l'ha letta!!!!! Per concludere mia mamma è mancata l' 8 marzo 2010 dopo 6 mesi esatti dalla diagnosi della Maugeri.
TANTI AUGURI MARTINA IN BOCCA AL LUPO E STAI ATTENTA A TUTTO QUELLO CHE TI DICONO.

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